martedì 19 ottobre 2010

Considerazioni sul risparmio energetico negli edifici pubblici


L'immagine rappresenta un rilievo fotometrico del campus scolastico di Pesaro. Ad ogni colore corrisponde una temperatura, così è facile capire quanto calore viene disperso dall'edificio. La legenda mostra una temperatura esterna di circa 5 °C. Sul muro, quei rettangoli bianchi indicano la temperatura in corrispondenza dei radiatori, (circa 13 °C). Questo significa che molto calore viene letteralmente buttato via. Se alla dissipazione di calore aggiungiamo la cattiva gestione (nella scuola non è possibile spegnere i radiatori quando è troppo caldo, spesso le porte sono spalancate, pressochè ad ogni ora si deve effettuare un ricambio di aria perchè non esiste un riciclo forzato) e consideriamo che in una normale abitazione si disperde il 40% del calore, è facile concludere che, in questa situazione, più del 50% dell'energia termica viene dispersa all'esterno.
Sappiamo che è possibile operare una conversione degli edifici per contenere le dispersioni e che si può arrivare fino ad un risparmio del 90% dell'energia termica (vedi casa passiva).
Al risparmio si aggiungerebbero le notevolmente ridotte emissioni di CO2 e, nel caso il riscaldamento fosse a gasolio, anche la riduzione delle polveri sottili.
Inoltre, la riqualificazione energetica creerebbe nuove opportunità occupazionali e promuoverebbe la ricerca
Allora perchè non cercare di pianificare un intervento di riqualificazione energetica per tutti gli edifici pubblici magari coinvolgendo le università o gli istituti di ricerca?
A chi potrebbe non convenire?

1 commento:

  1. D'accordissimo su tutto! E ci sarebbe pure la posssibilità di fare il tutto da subito, a spese zero (perchè i Comuni nn hanno una lira, e direbbero subito che nn possono fare niente per questo motivo) usando le ESCO, le società che si accollano le spese, e si autopagano con i soldi del risparmio che si ricava! Cmq forse ci potrebbe essere anche qualche interesse nel non voler risparmiare, bisognerebbe vedere chi è il fornitore di energia e gas... Se questo fosse Marche Multiservizi/Hera, multiutility che tiene sotto il suo giogo tanti comuni, compreso il nostro, allora forse qualcosa si spiegherebbe...

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